Cos'è un'allergia?

S. T. Holgate, Asthma And Allergy--disorders Of Civilization?

Le analisi a Capranica, eseguite un mese dopo, hanno confermato la forte allergia sia al granchio che al gambero. In genere rappresenta un disturbo non grave ma fastidioso, soprattutto perché accompagnato da una forte produzione di muco, prurito e altri sintomi tipici. Gli antistaminici che causano sonnolenza non devono essere somministrati a bambini di età inferiore a 2 anni perché possono avere effetti collaterali seri o potenzialmente letali. L’ingestione di glutine nei celiaci provoca alterazioni infiammatorie della mucosa intestinale con conseguenti sintomi intestinali e da malassorbimento; i sintomi a volte sono così lievi che la malattia viene diagnosticata solo in età adulta. Esse sono costituenti normali dei cibi o possono derivare da processi metabolici legati agli enzimi tessutali. Le forme enzimatiche derivano dall’incapacità di metabolizzare sostanze contenute negli alimenti per la mancanza o la carenza di specifici enzimi. Le amine biogeniche che derivano per lo più dalla decarbossilazione degli aminoacidi, possono anche essere prodotte dalla scomposizione dei fosfolipidi. L’istamina deriva dall’istidina e la tiramina dalla tirosina. I cibi più ricchi di istamina e tiramina sono rappresentati dai cibi fermentati, quali formaggi, alcool, pesce scatolato, pesce affumicato, crauti, tonno, carne di maiale e insaccati. Crostacei, frutti di mare, pesce conservato (aringhe, alici, sardine, salmone, tonno).

Fra i più importanti si riconoscono uovo, crostacei, fragole, pomodori, pesce, cioccolato, carne di maiale, ananas e papaya. Fragole, agrumi, banane, ananas, lamponi, avocado. Molti cibi confezionati, inclusa la frutta e la verdura fresca e congelata in involucri di cellophane, cibi derivati dal grano (crackers e biscotti), bibite all’aroma di agrumi, possono contenere solfiti. I solfiti agiscono come potenti antiossidanti, che spiegano il loro diffuso uso negli alimenti come preventivi contro le decolorazioni ossidative (imbrunimento) e come rinfrescanti. Da qui, forse, l'abnorme reazione che si scatena davanti a sostanze innocue presenti nell'aria (i pollini), contro le quali l'organismo schiera anticorpi che segnalano al sistema immunitario di produrre istamina, una sostanza che induce i sintomi allergici per contrastare l'intruso individuato nelle vie aeree. La migliore lotta contro l’allergia è cercare di evitare il contatto con la sostanza allergenica. Il benzoato di sodio è una sostanza strettamente correlata che usualmente cross-reagisce con questi composti. I solfiti sono usati come ingredienti in cibi preparati e confezionati o in bevande che contengono almeno 10 parti per milione di equivalenti di SO2. Nel 1986 la FDA ha bandito l’uso dei solfiti sui cibi dichiarati freschi. L’amaranto (FD&C rosso n°5) fu bandito dall’uso negli USA nel 1975 perché riconosciuto come teratogeno.

Anche i test cutanei e i test allergene-specifici per la misurazione della concentrazione delle IgE nel siero possono contribuire a rilevare l’allergene specifico. Per tale ragione spesso il paziente non collega la comparsa dei sintomi all’alimento. I sintomi possono essere prurito, orticaria, angioedema, broncoostruzione ed ipotensione isolati o associati. L’intolleranza alimentare è caratterizzata da sintomi simili a quelli dell’allergia alimentare, non determinati però da un meccanismo immunologico e può essere di tipo enzimatico, di tipo farmacologico o indefinita. Quando hai un’allergia alimentare, il tuo sistema immunitario provoca la reazione. D’altra parte, l’esposizione a vari batteri e virus durante l’infanzia può rafforzare il sistema immunitario, aiutarlo ad apprendere come rispondere agli allergeni in un modo che non sia dannoso per l’organismo e, quindi, contribuire a prevenire lo sviluppo di allergie. Le allergie si verificano quando le immunoglobuline E (IgE), che fanno parte del sistema immunitario dell'organismo, si legano alle molecole di cibo. I primi ad identificare le reazioni avverse agli alimenti furono Ippocrate (460-370 a.C.), il quale comprese che il cibo poteva essere causa di manifestazioni patologiche come l'orticaria e la cefalea, e successivamente Galeno (131-210 d.C.) che pare curasse malati di allergia alimentare. Tali episodi non sono prevedibili e possono essere provocati da differenti livelli di sforzo fisico, preceduti dall’ingestione di un alimento a cui il paziente spesso risulta allergico, cibo che senza il successivo sforzo non provoca reazioni.

È prudente raggiungere gradualmente lo sforzo massimale ed interrompere subito l’esercizio fisico se compaiono sintomi quali prurito (anche se solo localizzato al viso, alle mani o ai piedi), senso di calore diffuso, stanchezza. Evitare l’esercizio fisico per almeno 2-4 ore dopo l’ingestione di alimenti ed in particolare degli alimenti a cui il paziente è risultato allergico. I servizi offerti dal servizio sanitario per i celiaci sono molto buoni. Tra i pollini più comunemente allergizzanti ci sono le graminacee, piante erbacee che si trovano un po’ ovunque: nei parchi, nei prati, nei campi e anche ai bordi delle strade. La “posologia” del desensibilizzante della Vanda è 1 capsula/settimana per via sublinguale per tre mesi all’anno in coincidenza con il periodo di fioritura delle piante a cui il paziente è allergico. Inoltre gli agenti solfati (fra cui biossido di zolfo, solfato di sodio, solfato di potassio, bisolfito, metabisolfito) sono usati nella fermentazione industriale per disinfettare i containers e per inibire la crescita di microrganismi indesiderati. La risposta positiva era antipsicotici farmaci definita da un incremento di almeno 3 mm della dimensione del ponfo rispetto al controllo negativo con soluzione salina, mentre la risposta negativa era data dall’assenza di crescita delle dimensioni del ponfo rispetto al controllo negativo.

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